domenica 29 giugno 2008

EVENTO A SPOLETO - LE RAGIONI DEL NO AL NUCLEARE

DIFESA DELLA NATURA

Appuntamenti in biblioteca per conoscere le culture e le pratiche del volontariato ambientale.

La favola atomica.
Come e perché si ricomincia a parlare di energia nucleare in Italia.

Venerdì 11 luglio

ore 21.00

a SPOLETO

presso la Biblioteca Montagne di Libri,
via dei Filosofi

( sede Comunità montana dei monti Martani e del Serano)


L'energia nucleare come soluzione di tutti i problemi. Questo è quello che sentiamo "raccontare" in questi giorni, ma ancora secondo l'opinione di parte del mondo scientifico, il programma nucleare è pericoloso, alimenta l'atomo militare e non è economico.
Ne abbiamo parlato con uno dei maggiori esperti in materia:

Massimo Scalia

fisico, docente all'Università La Sapienza di Roma

Introduce e coordina:

Vanessa Pallucchi
Presidente Nazionale di Legambiente Scuola e Formazione


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Qui trovate un file audio con un'intervista al professor Marcello Cini del CNR sul tema del rilancio del Nucleare.


mercoledì 25 giugno 2008

UN FERMO NO ALL'IPOTESI DI UNA CENTRALE NUCLEARE IN UMBRIA

Legambiente esprime una ferma contrarietà a questa sciagurata ipotesi!

"Il NO di Legambiente al nucleare non è negoziabile – afferma con decisione il Presidente di Legambiente Umbria Alessandra Paciotto a commento dell'articolo apparso sulle pagine locali del Messaggero di oggi a firma di Guerrieri dove si riporta la notizia che: uno dei quattro siti individuati dal governo nazionale per le costruzione delle centrali nucleari è quello di San Liberato-Nera Montoro nel Comune di Narni. - Il nostro NO categorico ma non ideologico, ma è basato, come è nostro costume, sulle sensate esperienze e le certe dimostrazioni delle scienze che sono alla base dell'ambientalismo scientifico di Legambiente". "La nostra più assoluta indisponibilità al nucleare - continua la Paciotto - si basa prima di tutto sul principio di precauzione, che è principio scientifico ma anche di popolare buon senso, che vuole che finché non si riesce a produrre energia nucleare veramente pulita e senza scorie, di ritorno al nucleare non è necesario nemmeno parlarne". Tutte le strutture locali di Legambiente sono state allertate per dare via ad una immediata campagna per il NO alla centrale nucleare prevista a Narni - annuncia Andrea Liberati, segretario di Legambiente Umbria - a cominciare da una raccolta firme per chiedere che la Regione, le Provincie, i Comuni dell'Umbria dichiarino con atti ufficiali la loro indisponibilità ad ospitare sul proprio territorio impianti nucleari". Nelle prossime ore, verificata la notizia, sarà invitato ad associarsi alla campagna tutto l'associazionismo democratico a cominciare da tutte quelle associazioni che assieme a Legambiente hanno dato vita alla grande manifestazione dello scorso 7 giugno a Milano per "Fermare la febbre del pianeta"; e che andavano dall'ARCI alle ACLI, dal sindacato al Forum del Terzo Settore, da Libera al WWF, da Greeenpeace a Pro Natura. Informato della situazione umbra il Presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza dichiara: "Prima di sbandierare atomi a destra e a manca bisognerebbe dire quando parliamo di nucleare la sicurezza non è mai certa, non esistono garanzie per l'eliminazione del rischio di incidente e di contaminazione radioattiva, più gli altri problemi irrisolti e al momento irrisolvibili: smaltimento delle scorie, gli alti costi approvvigionamento dell'uranio peraltro in via di esaurimento, i costi elevati dell'energia elettrica prodotta da centrale nucleare che è più costosa del 15% rispetto a quella prodotta dal gas naturale, i costi di smaltimento delle scorie e dello smantellamento dell'impianto a fine vita, il rischio terrorismo. Il nucleare non serve all'Italia, sarebbe un costoso ritorno al passato – ha aggiunto Cogliati Dezza – Nella realtà si sta solo facendo il gioco di quei gruppi di interesse che si stanno candidando a gestire una montagna miliardaria di investimenti pubblici togliendo risorse al vero futuro energetico del nostro paese che si chiama eolico, solare, fotovoltaico, efficienza energetica, alternative che possono coprire ben oltre il 5% del fabbisogno che coprirebbe il nucleare."

mercoledì 18 giugno 2008

ITALIA NOSTRA... PROBLEMI VOSTRI

In questi giorni sui giornali è stata pubblicata la "rispostaccia" che Italia Nostra ha inviato a Legambiente Terni in seguito ad un comunicato stampa dove il vero ed unico "rimprovero" che si muoveva alla rappresentanza ternana di Italia Nostra era quello di voler allocare la centrale di produzione elettrica, che AST-TK vuole costruire all'interno dell'acciaieria, a Narni. Inoltre Italia Nostra ribadiva che, a suo tempo, la centrale da 800 MW (poi ripensata in 400 MW) a Treie di Narni si sarebbe dovuta costruire e costruire proprio lì; mentre noi di Legambiente difendiamo con sicurezza quella nostra scelta di opporci, al fianco del comitato narnese, fatta con ragione e mettendo in campo controproposte serie.
Leggete con quali toni e "argomenti" Daniele Pica di Italia Nostra insulta la nostra associazione, per chi la rappresenta a tutti i livelli.

AST TERNI: ITALIA NOSTRA CRITICA LEGAMBIENTE - In un comunicato di Daniele Pica, Presidente di Italia NostraAmbiente e Territorio - Terni - 12/06/2008 21:00

La nostra storia non consente lezioni da Associazioni politicizzate come Legambiente. Chi ha deciso di mettersi al servizio di un partito, abbia il coraggio di dirlo chiaramente, senza ambiguità. Italia Nostra respinge la paternale del presidente locale di Legambiente, Andrea Liberati, il quale, attraverso una serie di sofismi, finisce per sostenere la costruzione della nuova centrale AST (ma come si farà poi a negare anche l'altra alla SGL Carbon, per la gioia dei polmoni dei narnesi?) proprio nella Conca Ternana laddove vivono 140.000 persone e l'aria è ferma, anziché in un'area esterna vocata industrialmente e poco antropizzata. Legambiente, pilatescamente, porta acqua al mulino di chi preferisce lavarsi le mani di tale situazione. Ma, al contrario, l'aria della Conca, dopo i tre inceneritori su cui non si ricordano battaglie campali di Legambiente, va alleggerita almeno di una parte dei milioni di tonnellate di CO2 che escono dai tantissimi camini (che l'ARPA controlla ogni 30 anni!) e che ristagnano unitamente agli inquinanti ancor più pericolosi. Sarebbe limitante definire Italia Nostra un'associazione ambientalista. Il nostro compito non si esaurisce nel salvare dall'abbandono e dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere dell'ingegno; Italia Nostra persegue un nuovo modello di sviluppo sostenibile, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere non disgiunto dalla promozione dello sviluppo e dell'occupazione. Chi, come Andrea Liberati, attacca le altre associazioni e spacca il fronte, si accomodi ma spieghi anche dove militano l'ex Presidente nazionale di Legambiente e l'ex Direttore Generale. E spieghi anche di quali contributi pubblici si vale Legambiente a tutti i livelli. Italia Nostra non prende e non prenderà un euro da nessuno! Non per nulla, grazie alle classifiche di Legambiente, il sindaco di Terni, già Attila d'Oro WWF, si è vantato del fatto che Terni godrebbe un'aria più salubre di quella di Rimini! I nostri rallegramenti per l'affidabilità e la serietà delle diagnosi: anziché andare sulla riviera romagnola, sarà Andrea Liberati ad ospitare i riminesi nel triangolo delle Bermuda (ASM-Printer-Terni Ena)!


La risposta di Italia Nostra è proprio degna di chi pur su legittime spinte di partecipazione e autodeterminazione dal basso del proprio ambiente e del proprio futuro, si arrocca in campanilismi e provincialismi egoistici privi di solidarietà, e in'ultma analisi privi di prospettiva.
Quando poi qualcuno, come fa Daniele Pica, si arroga il diritto di sentenziare e giudicare su tutto, tagliando con l'accetta temi e argomenti seri e finendo poi solo per insultare persone e fare una sterile e noiosa polemica, l'errore è duplice. A questo punto i circoli di Legambiente di Terni, Narni e Stroncone (cioè quelli che vivono nella conca ternana) non dovrebbero rispondere a Italia Nostra, ma a Daniele Pica, ricordandogli che i cittadini e le cittadine di queste associazioni, che nemmeno lo conoscono per altro, e che non lo hanno mai visto quando si organizzavano picchetti e incontri pubblici per parlare della paventata mega-centrale, e hanno avuto invece un comportamento ben diverso, solidale tra loro e di collaborazione, non chiuso all'insulto e al qualunquismo, ma insistente e partecipativo. Alla battaglia collettiva e concertata contro la mega-centrale è seguita la battaglia contro la centrale a biomasse "di dubbia provenienza" di Stroncone. Contro questi progetti che a distanza di tempo ormai tutti ritengono sballati e di fatto pericoli scampati per tutta la conca ternana, siamo stati uniti e solidali pur venendo da luoghi diversi, e oggi siamo uniti e solidali nel promuovere scelte partecipate e capaci di futuro, quindi sostenibili.
Dov'era il signor Pica quando si facevano queste battaglie, nessuno dei cittadini di questi luoghi lo ha mai visto. Questa azione comune ci ha reso forti e capaci di contribuire a far crescere il dibattito sul modello energetico del nostro territorio. Noi ripetiamo che in questi anni, il signor Pica non l'abbiamo mai visto. Sarà stato probabilmente impegnato a pensare: meglio a loro che a me. Meglio scacciare i problemi fuori dalla porta di casa, appena fuori l'uscio, non oltre, e poi che se la vedano gli altri...


Meditare e poi scrivere aiuterebbe ad essere capaci di dialogare e di argomentare la propria posizione senza arrampicarsi su questioni altre che oltre ad essere false non c'entrano proprio nulla. Finanziamenti occulti, tavoli segreti e partiti che decidono le opinioni dei circoli di Legambiente, oltre ad essere affermazioni ridicole sono non-argomenti, e sono semplicemente la dimostrazione che quando non si sa cosa dire si farebbe bene a stare zitti.

Con sincero rammarico
Maurizio Zara, Legambiente

mercoledì 4 giugno 2008

NARNI POTENZA FOTOVOLTAICA

A Narni il 10% dell'Energia Elettrica è SOLARE!

Proprio così infatti, se guardiamo i dati disponibili a tutti sul sito del GSE (Gestore Servizio Elettrico) ci rendiamo conto che, alla data del 5 maggio 2008, nel territorio del Comune di Narni risultano installati ben 1825,8 kWp di pannelli fotovoltaici (91 kW ogni 1000 abitanti), quindi un terzo di tutta la potenza fotovoltaica installata in Umbria con il Conto Energia si trova nel territorio narnese!

Per farci un'idea, considerando i consumi medi di energia elettrica di una famiglia italiana è come se avessimo circa 700 famiglie narnesi a consumo zero, o meglio a "tutto Sole"! Oppure, considerando i consumi procapite sarebbe come dire che più del 10% dei cittadini di Narnesi prende energia solo dal Sole!

Che dire, per una volta abbiamo di che essere orgogliosi dei nostri imprenditori e dei nostri concittadini che hanno deciso di investire in questa importante fonte rinnovabile. Come ricorda qualcuno (compresi noi di Legambiente) molto si potrebbe ancora fare per incentivare ulteriormente l'utilizzo dei panneli fotovoltaici, soprattutto per i piccoli impianti domestici:
  • Ad esempio si potrebbe istituire uno Sportello Energia per dare informazioni utili ai cittadini interessati come ha fatto, grazie a Legambiente, il Comune di Foligno! Contiamo poi, come Legambiente Narni, di aprirne a breve uno analogo che operi tra Terni e Narni.
  • Poi si potrebbero attuare strumenti di incentivazione fiscale per i cittadini e le aziende che decidono di investire nel Sole e in altre fonti rinnovabili.
  • Non ultimo rimane il problema dei possibili finanziamenti tramite banche e istituti di credito, a tal proposito è notevole l'esempio di alcuni comuni che hanno costituito una vera e propria ESCO comunale per finanziare questi impianti, come ha fatto il comune di Provaglio d'Iseo (Brescia), vedere il video qui sotto, che hanno poi mutuato l'idea dall'interessante iniziativa di Jacopo Fo a Gubbio.


FV In Esercizio in Italia (dati GSE)