mercoledì 18 giugno 2008

ITALIA NOSTRA... PROBLEMI VOSTRI

In questi giorni sui giornali è stata pubblicata la "rispostaccia" che Italia Nostra ha inviato a Legambiente Terni in seguito ad un comunicato stampa dove il vero ed unico "rimprovero" che si muoveva alla rappresentanza ternana di Italia Nostra era quello di voler allocare la centrale di produzione elettrica, che AST-TK vuole costruire all'interno dell'acciaieria, a Narni. Inoltre Italia Nostra ribadiva che, a suo tempo, la centrale da 800 MW (poi ripensata in 400 MW) a Treie di Narni si sarebbe dovuta costruire e costruire proprio lì; mentre noi di Legambiente difendiamo con sicurezza quella nostra scelta di opporci, al fianco del comitato narnese, fatta con ragione e mettendo in campo controproposte serie.
Leggete con quali toni e "argomenti" Daniele Pica di Italia Nostra insulta la nostra associazione, per chi la rappresenta a tutti i livelli.

AST TERNI: ITALIA NOSTRA CRITICA LEGAMBIENTE - In un comunicato di Daniele Pica, Presidente di Italia NostraAmbiente e Territorio - Terni - 12/06/2008 21:00

La nostra storia non consente lezioni da Associazioni politicizzate come Legambiente. Chi ha deciso di mettersi al servizio di un partito, abbia il coraggio di dirlo chiaramente, senza ambiguità. Italia Nostra respinge la paternale del presidente locale di Legambiente, Andrea Liberati, il quale, attraverso una serie di sofismi, finisce per sostenere la costruzione della nuova centrale AST (ma come si farà poi a negare anche l'altra alla SGL Carbon, per la gioia dei polmoni dei narnesi?) proprio nella Conca Ternana laddove vivono 140.000 persone e l'aria è ferma, anziché in un'area esterna vocata industrialmente e poco antropizzata. Legambiente, pilatescamente, porta acqua al mulino di chi preferisce lavarsi le mani di tale situazione. Ma, al contrario, l'aria della Conca, dopo i tre inceneritori su cui non si ricordano battaglie campali di Legambiente, va alleggerita almeno di una parte dei milioni di tonnellate di CO2 che escono dai tantissimi camini (che l'ARPA controlla ogni 30 anni!) e che ristagnano unitamente agli inquinanti ancor più pericolosi. Sarebbe limitante definire Italia Nostra un'associazione ambientalista. Il nostro compito non si esaurisce nel salvare dall'abbandono e dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere dell'ingegno; Italia Nostra persegue un nuovo modello di sviluppo sostenibile, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere non disgiunto dalla promozione dello sviluppo e dell'occupazione. Chi, come Andrea Liberati, attacca le altre associazioni e spacca il fronte, si accomodi ma spieghi anche dove militano l'ex Presidente nazionale di Legambiente e l'ex Direttore Generale. E spieghi anche di quali contributi pubblici si vale Legambiente a tutti i livelli. Italia Nostra non prende e non prenderà un euro da nessuno! Non per nulla, grazie alle classifiche di Legambiente, il sindaco di Terni, già Attila d'Oro WWF, si è vantato del fatto che Terni godrebbe un'aria più salubre di quella di Rimini! I nostri rallegramenti per l'affidabilità e la serietà delle diagnosi: anziché andare sulla riviera romagnola, sarà Andrea Liberati ad ospitare i riminesi nel triangolo delle Bermuda (ASM-Printer-Terni Ena)!


La risposta di Italia Nostra è proprio degna di chi pur su legittime spinte di partecipazione e autodeterminazione dal basso del proprio ambiente e del proprio futuro, si arrocca in campanilismi e provincialismi egoistici privi di solidarietà, e in'ultma analisi privi di prospettiva.
Quando poi qualcuno, come fa Daniele Pica, si arroga il diritto di sentenziare e giudicare su tutto, tagliando con l'accetta temi e argomenti seri e finendo poi solo per insultare persone e fare una sterile e noiosa polemica, l'errore è duplice. A questo punto i circoli di Legambiente di Terni, Narni e Stroncone (cioè quelli che vivono nella conca ternana) non dovrebbero rispondere a Italia Nostra, ma a Daniele Pica, ricordandogli che i cittadini e le cittadine di queste associazioni, che nemmeno lo conoscono per altro, e che non lo hanno mai visto quando si organizzavano picchetti e incontri pubblici per parlare della paventata mega-centrale, e hanno avuto invece un comportamento ben diverso, solidale tra loro e di collaborazione, non chiuso all'insulto e al qualunquismo, ma insistente e partecipativo. Alla battaglia collettiva e concertata contro la mega-centrale è seguita la battaglia contro la centrale a biomasse "di dubbia provenienza" di Stroncone. Contro questi progetti che a distanza di tempo ormai tutti ritengono sballati e di fatto pericoli scampati per tutta la conca ternana, siamo stati uniti e solidali pur venendo da luoghi diversi, e oggi siamo uniti e solidali nel promuovere scelte partecipate e capaci di futuro, quindi sostenibili.
Dov'era il signor Pica quando si facevano queste battaglie, nessuno dei cittadini di questi luoghi lo ha mai visto. Questa azione comune ci ha reso forti e capaci di contribuire a far crescere il dibattito sul modello energetico del nostro territorio. Noi ripetiamo che in questi anni, il signor Pica non l'abbiamo mai visto. Sarà stato probabilmente impegnato a pensare: meglio a loro che a me. Meglio scacciare i problemi fuori dalla porta di casa, appena fuori l'uscio, non oltre, e poi che se la vedano gli altri...


Meditare e poi scrivere aiuterebbe ad essere capaci di dialogare e di argomentare la propria posizione senza arrampicarsi su questioni altre che oltre ad essere false non c'entrano proprio nulla. Finanziamenti occulti, tavoli segreti e partiti che decidono le opinioni dei circoli di Legambiente, oltre ad essere affermazioni ridicole sono non-argomenti, e sono semplicemente la dimostrazione che quando non si sa cosa dire si farebbe bene a stare zitti.

Con sincero rammarico
Maurizio Zara, Legambiente

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