giovedì 13 maggio 2010

RAEE - GLI ELETTRODOMESTICI DA ROTTAMARE ORA SI RIPORTANO IN NEGOZIO


Come effettuare il corretto smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici

Fonte Terninews:

Raee. Questa sigla misteriosa, che sta per "rifiuto di apparecchiatura elettrica o elettronica", diventerà presto comune presso i commercianti di elettrodomestici. Serve infatti a indicare gli elettrodomestici che dal 15 giugno prossimo i negozianti dovranno ritirare da quanti acquisteranno un apparecchio equivalente (frigorifero per frigorifero, videoregistratore per un lettore di dvd ecc). Non occorre che il "raee" sia della stessa marca o che sia stato acquistato in quell'esercizio commerciale. “Non c’è dubbio – è il parere del direttore della Confcommercio provinciale Leandro Porcacchia – che si tratti di un ulteriore onere a carico dei rivenditori di elettrodomestici. Ma, tenuto conto che c’era comunque una direttiva comunitaria da recepire, il regolamento che entrerà in vigore il prossimo mese può essere ritenuto il male minore. Anche perché, grazie al nostro impegno, c’è stata una notevole semplificazione delle procedure”. Vediamo in pratica cosa un commerciante è tenuto a fare. Per assicurarsi il ritiro dei "raee" consegnati dai clienti, occorre iscriversi innanzitutto a una nuova sezione dell'Albo gestori ambientali. I negozi e i punti vendita della grande distribuzione potranno effettuare lo stoccaggio dei rifiuti all'interno di ogni esercizio commerciale o in un luogo diverso, per esempio un magazzino. Ogni impresa dovrà comunicare i luoghi fisici nei quali stoccherà i rifiuti prima di trasportarli o farli trasportare, al centro di raccolta comunale, specificando le tipologie di raee, dichiarando l'adeguatezza dei locali e dimostrando di aver corrisposto un diritto annuale di iscrizione di 50 euro. I rivenditori che utilizzano propri mezzi dovranno comunicare estremi identificativi e idoneità tecnica dei veicoli utilizzati. Anche gli installatori o i centri di assistenza tecnica possono beneficiare delle semplificazioni previste per i commercianti, ma devono utilizzare i mezzi aziendali e non possono stoccare i rifiuti in luoghi diversi da quelli in cui esercitano l’attività. Sia il raggruppamento dei rifiuti di origine domestica, sia il trasporto effettuato con i propri mezzi richiedono le comunicazioni all'Albo gestori ambientali secondo le modalità precedentemente descritte.

mercoledì 5 maggio 2010

TRAFFICO TIR IN PIENA CITTA', E' ORA DI FARE QUALCOSA!


Per evitare un tratto in salita della superstrada i Tir scelgono di passare per le vie di Narni e Narni Scalo con conseguenze su inquinamento, pericolosità delle strade e traffico. Ma dall'analisi dei fatti finora non si sono viste contro misure!!

Fonte Narninews:

Ottocento autotreni al giorno. Che fanno avanti e indietro tra la ex statale Ortana, stretta e piena di curve ed il raccordo Terni-Orte, passando per Narni Scalo ed infilandosi nelle "Gole del Nera". Ottocentro mezzi pesanti che invadono sia la strada di Tre Ponti che il centro abitato di Narni Scalo. Sono davvero tanti ottocento Tir, talmente tanti che, messi in fila uno dietro l'altro, arriverebbero a formare un serpentone lungo ben 12 chilometri, la distanza esatta che c'è tra Narni e Terni. A sostenere che bisogna fare qualcosa per eliminare il problema dei Tir che, in barba ai divieti, continuano ad attraversare tutta via Tuderte a Narni Scalo e altre strade prossime al centro di Narni, è il consigliere comunale del PD. Maurizio Bazzucchi. "Per risolvere una volta per tutte la situazione un rimedio ci sarebbe - spiega Bazzucchi - ed è quello dei varchi elettronici. Ma sembra che da questo orecchio nessuno, né all'interno del nostro Comune, né in Provincia, abbia voglia di sentirci. Accontentiamoci nel frattempo di una delibera votata all'unanimità dal Consiglio dove si riconosce l'estrema gravità di una situazione che si trascina da anni". Bazzucchi ricorda che "da quando è stato aperto il nuovo svincolo che dalla E/45 permette di uscire sulla zona industriale di Sabbione, sono tanti i camionisti che si sono inventati un percorso alternativo che riguardo alla viabilità sul territorio narnese ha di fatto peggiorato una situazione già compromessa. Succede infatti che moltissimi autisti, per evitare le salite di Montoro e il successivo tratto in discesa che c'è dopo il valico di San Pellegrino, escono a Montoro, attraversano la ex Ortana fino al bivio del Ponte di Augusto, proseguono per la provinciale Tiberina, si immettono sulla Flaminia e una volta arrivati a Castelchiaro, se ne vanno in direzione della rampa di accesso alla superstrada. Un comportamento questo che crea enormi problemi legati all'inquinamento ma anche alla sicurezza delle tante persone che abitano lungo l'asse attraversato dai Tir e quella degli automobilisti che sono costretti a fare i conti con la presenza di un numero particolarmente elevato di mezzi pesanti, su strade che sono francamente inadeguate". "I Tir - continua Bazzucchi - passano in mezzo ai centri abitati di Nera Montoro, Le Mole, Stufone, Tre Ponti, Berardozzo, Ponte Aia, Ponte San Lorenzo e Castelchiaro e lo fanno molto spesso a velocità assai elevate, mettendo a repentaglio in modo particolare l'incolumità di chi abita sul ciglio della strada. Il consigliere del PD chiede che venga instaurato, da parte della Provincia su indicazione del Comune di Narni, un divieto di transito ai mezzi pesanti, avente le stesse specifiche di quello già vigente per il centro abitato di Narni Scalo, "a partire dal semaforo di Nera Montoro ubicato sulla ex Ortana fino al congiungimento con la Tiberina". Poi la proposta dei varchi elettronici che il Comune, almeno per il momento, avrebbe tuttavia accantonato. "Il rispetto del nuovo divieto - spiega Bazzucchi - dovrebbe avvenire attraverso l'installazione di varchi elettronici con il sistema delle telecamere da ubicare nelle sedi più appropriate, preventivamente ed opportunamente segnalati. Con i proventi delle sanzioni pecuniarie derivanti dall'inosservanza del divieto - conclude Bazzucchi - si potrebbero utilizzare per la messa in sicurezza e l'ammodernamento delle infrastrutture viarie insistenti nel Comune di Narni e di competenza della Provincia di Terni".