In merito agli articoli usciti negli ultimi giorni sui giornali locali circa i dati del rapporto mal’Aria 2008, redatto da Legambiente, e in particolare ai dati della SGL Carbon di Narni Scalo, il circolo di Narni dell’associazione ambientalista si sente in dovere di fare chiarezza. La prima considerazione da fare è che i dati riportati dal rapporto sono di dominio pubblico e derivano dalle autocertificazione del registro nazionale delle emissioni INES (Inventario Nazionale delle Emissioni e loro Sorgenti), che pubblica annualmente sul proprio sito i dati di tutti gli inquinanti atmosferici catalogati nel registro e sotto il controllo dell’APAT. Non si tratta dunque dei dati “di Legambiente”, ma di un istituto nazionale pubblico che la nostra associazione si limita a raccogliere e ad elaborare in maniera critica.
La seconda considerazione è invece rivolta al fatto che il circolo locale di Legambiente e l’amministrazione comunale di Narni hanno iniziato un percorso di concertazione sul tema dell’inquinamento atmosferico, e che proprio in occasione della chiusura della campagna di Mal’Aria, il 18,19 e 20 aprile prossimi, si terrà un incontro pubblico di approfondimento e di discussione su problemi e possibili soluzioni legate al traffico e all’inquinamento atmosferico in genere. In questo evento, che vorremmo fosse il più partecipato possibile, ci sarà anche modo di esporre chiaramente i dati del rapporto e di dargli una necessaria valutazione scientifica, intendiamo a tal proposito coinvolgere anche aziende e sindacato in maniera analoga a quanto avvenuto per il tavolo AST di Terni, questa volta però con al tavolo anche le associazioni ambientaliste e la cittadinanza.
Pur apprezzando che ci sia sensibilità crescente al tema della salute e della qualità dell’aria tra i cittadini, non condividiamo invece i toni eccessivamente allarmistici con cui troppo spesso si affrontano questi temi, se non altro perché l’allarmismo monta in fretta ma si esaurisce altrettanto rapidamente nell’attenzione dei media e della cittadinanza. Va invece costruito un percorso più duraturo che sappia dialogare in maniera costruttiva con tutti e affrontare i problemi con la dovuta capacità di riflettere e ragionare, coinvolgendo i vari attori e spingendoli a migliorare la propria azione nei confronti dell’ambiente e della salute cittadina.
Siamo nell'era del giornalismo copia-incolla, in cui si montano polemiche che durano una settimana e poi si torna tutti a farsi i cazzi propri.
RispondiEliminaL'articolo sulle emissioni della SGL carbon era con tanto di descrizione chimica degli anelli (tipo A e tipo B) degli idrocarburi policiclici aromatici, come se la gente ne capisse qualcosa.
Se questo è giornalismo...
Non esageriamo con i commenti, ognuno fa il proprio mestiere come meglio crede, certo non tutti si chiamano Enzo Biagi...
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