mercoledì 9 febbraio 2011

Efficienza o Deficienza?

DAI DATI DEL GESTORE ELETTRICO NAZIONALE GSE - TRA IL 2007 E IL 2008 LA PRODUZIONE E IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA IN ITALIA SONO CAMBIATE... C'E' LA CRISI D'ACCORDO MA SORGONO ANCHE NUOVE RIFLESSIONI

Bilancio elettrico nazionale 2008


Anzitutto vi è una novità, tenetevi forte, nel 2008 è comparso per la prima volta la voce "Fotovoltaico" tra le attività di produzione. Nulla di clamoroso, stiamo parlando dello 0,1% del totale. Diciamo che è una microconquista per questo nuovo settore, speriamo diventi un anno portafortuna, tipo il primo nichelino di zio Paperone.
Poi uno sguardo attento va rivolto al fattore crisi economica. Come è facile vedere i consumi finali totali sono rimasti sostanzialmente identici a un anno di distanza (da 318,9 a 319 TWh), sarebbe un segnale positivo, un'inversione di tendenza, se non fosse che dobbiamo tener conto dell'effetto crisi. In effetti vedendo i settori di consumo è facile osservare che vi è stato un netto calo (circa 4,5 TWh nei consumi industriali), segnale della crisi, eppure sono contestualmente aumentati i consumi nel settore domestico e terziario.
Queste ultime due voci sembra viaggino quindi in maniera indipendente dai fattori di crescita economica, ma non solo, hanno segno positivo anche quando l'economia ha segno negativo!
Stili di vita e di consumi non cambiano e non migliorano per il solo effetto della contrazione economica, il naturale trend di aumento (+ 2% dei consumi domestici e + 3% dei consumi nel terziario) ci porterà rapidamente a dover costruire nuove centrali, basti pensare che fatto 100 l'anno 2007, e mantenendo questo tasso di crescita, nel 2030 avremmo + 57,7% dei consumi domestici e + 97,4% dei consumi del terziario!!
Almeno 120 TWh di energia in più da dover fornire, e a quel punto non sarebbero nemmeno sufficienti le 4 nuove centrali nucleari che il Governo vorrebbe costruire in Italia. Come dire che costruire 4 centrali nucleari di qui al 2030 non basterà nemmeno a colmare un terzo dell'aumento dei consumi (per non pensare ad eventuale ripresa economica con un tasso di crescita dei consumi elettrici ancora maggiore).
Solo un folle non comprenderebbe che bisognerà quindi metter mano a politiche mirate a questi settori se vorremo veramente raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici del pacchetto 20-20-20, e più ancora se vorremmo esser seri nella politica energetica nazionale.

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