martedì 8 settembre 2009

E45 AUTOSTRADA, UN MANTO D'ASFALTO SOPRA I TANTI PROBLEMI IRRISOLTI

Il sindaco si dice favorevole ma poi descrive bene quanti nodi irrisolti rimangono sul piatto, e quali preoccupazioni il progetto di trasformazione della E45 genera sul traffico e sul territorio locale

Probabilmente non è la sede comunale quella più idonea a valutare l'impatto nel territorio di un'opera come quella della trasformazione in autostrada della E45. Non si è in grado di comprenderne appieno le connessioni e gli effetti su più larga scala e dunque la riflessione non può che essere parziale. Ciononostante, ci sembrano molto logiche e valide le osservazioni fatte dal sindaco Stefano Bigaroni sulle problematiche generate da questa opera e sui dubbi che si aprono di fronte al progetto presentato, le riassumiamo qui di seguito:
  • aver ignorato le previsioni di sviluppo del territorio contenute nel piano regolatore generale adottato anni fa;
  • la mancanza ormai "storica" di una viabilità alternativa per alcune frazioni (vedi San Liberato) che verrebbe addirittura appesantita con l'autostrada;
  • il preoccupante effetto che l'autostrada può portare al traffico locale e di zona, che spingerebbe a utilizzare vie interne piuttosto che l'autostrada;
  • aver risparmiato risorse pubbliche nel progetto riducendo gli interventi di lenimento di traffico e rumore;
  • altre soluzioni progettuali che di fatto penalizzano le localizzazioni di attività nel territorio narnese.
Ciò che però non riusciamo proprio a capire è come il sindaco possa dirsi favorevole al progetto di fronte a tanti gravissimi punti critici.
Al di là di questo comunque vorremmo fare una riflessione più generale sul problema traffico e sulle strategie con cui si affronta lo sviluppo del territorio su vari livelli.
Nel progetto presentato da ANAS e enti cofinanziatori (per capire meglio di chi si tratta leggere questo articolo dell'espresso) si parla dei consistenti effetti benefici sul traffico dell'autostrada perché, a detta dei progettisti, in futuro su quel tratto vi sarà meno traffico proprio e soprattutto per il fatto che occorre pagare una tariffa. L'affermazione si basa su una casistica consolidata etc. etc., quello che non si capisce però è come sia possibile che senza ridurre i "motivi" per cui le persone si spostano, ovvero la domanda di mobilità, e senza offrire di fatto nuove reali alternative all'autostrada (treni funzionali o strade alternative), ciò possa realmente avvenire; tenendo poi anche conto del fatto che il traffico autostradale in Italia negli ultimi anni sta aumentando dappertutto. Insomma siamo così sicuri che questi benefici ci siano?
Un beneficio che sicuramente potrebbe intervenire è una maggiore sicurezza stradale, ma questo difficilmente a parere nostro si accompagnerebbe alla riduzione di traffico, inquinamento e rumore, che anzi peggiorerebbero se non altro, come dice il sindaco di Narni, per lo spostamento dei traffici locali o di zona nelle vie interne, strette e abitate, che ne patirebbero le conseguenze.
Per non parlare poi della situazione intermedia, in cui l'opera sarà in realizzazione (si prevedono di 5 anni di cantiere sul tratto Orte-Terni), con i disagi e le difficoltà a cui dovremmo abituarci.
Insomma in definitiva vediamo più contro che pro, anche se nei pro non abbiamo mai citato le aziende che durante questi 5 anni di cantieri ne trarranno lavoro e dunque beneficio economico, ma non lo facciamo perchè a parer nostro questa può essere una positiva conseguenza non una ragione per fare queste mega opere!
Pensare a un nuovo e più sostenibile sviluppo del territorio vuol dire anzitutto ridurre la mobilità su gomma, e fare ciò è del tutto in contro tendenza con progetti che si propongono di aumentare l'offerta di mobilità su gomma, come quello di cui abbiamo parlato.


Viabilità: a Bigaroni piace l'idea di trasformare la E/45 in autostrada "purchè il progetto non danneggi l'economia narnese"

Il sindaco Bigaroni dice la sua ripetto al progettto riguardante la proposta di trasformare la E/45 in autostrada. Il sindaco di Narni è favorevole alla iniziativa ma boccia con forza alcuni punti del progetto che a suo modo di vedere sarebbero "dannosi" per il territorio narnese. " L’Anas ed il gruppo privato di cofinanziatori - afferma Bigaroni in una nota - hanno trasmesso a tutti gli Enti interessati l’aggiornamento del Progetto Preliminare per la trasformazione della E/45 in autostrada e per dare modo di formulare eventuali osservazioni rispetto alle soluzioni proposte. Il giudizio generale su tale trasformazione non può che essere positivo, trattandosi del miglioramento della sicurezza del tracciato e del dichiarato aumento della competitività regionale grazie ad una viabilità più efficiente e scorrevole. Non si possono tuttavia - sottolinea Bigaroni - tacere forti dubbi sulla effettiva coerenza fra questi propositi ed alcune delle soluzioni progettuali che ci sono state sottoposte, sviluppate come dichiarato nella relazione illustrativa, per contribuire allo sviluppo dei territori attraversati. Le maggiori criticità sembrano infatti derivare dall’aver ignorato le previsioni di sviluppo del territorio contenute nel Piano Regolatore Generale. Non si può, infatti, parlare di sicurezza, stando al progetto presentato, quando intere frazioni restano ancora collegate al resto del territorio comunale solo attraverso un tracciato autostradale e non viene contestualmente affrontata e riportata nel progetto stesso la soluzione per la viabilità alternativa (errore già commesso a suo tempo quando fu realizzato il Rato e che l’Anas stessa aveva inserito a proprie spese per colmare il deficit nel preliminare reso pubblico nel 2006). Non si può parlare di sicurezza se sono tolte, rispetto a quella soluzione progettuale del 2006, le soluzioni logiche che consentivano di minimizzare l’impatto della nuova infrastruttura sull’abitato risolvendo in maniera convincente il problema traffico ed il problema rumore. E, fatto ancor più grave - aggiunge il sindaco di Narni - , quando questo decadimento progettuale è dovuto, come asserito negli atti accompagnatori del progetto, ad esigenze di abbattere la quota di contributo di capitale pubblico. Non può essere accettata una proposta che, al solo fine di risparmiare denaro, non offra soluzione alternativa all’autostrada per il traffico locale ed intercomunale, che troverebbe una sua tortuosa continuità solo mediante l’attraversamento di una frazione abitata, utilizzando peraltro una viabilità vecchia ed angusta che in alcuni tratti non consente nemmeno il transito contemporaneo di due veicoli. Come si può immaginare che tale percorso possa essere invaso da traffici di medio lunga percorrenza che non intendono utilizzare l’autostrada? Questo provocherebbe un pericoloso aumento del rischio e dell’impatto ambientale nei centri abitati. Dubbi anche sull’utilità economica, a livello locale, dell’infrastruttura così come pensata. Lo svincolo sud, per chi proviene da Roma, alla volta della zona industriale di S. Liberato viene semplicemente adattato alle nuove geometrie della piattaforma stradale. Lo svincolo nord, per chi proviene da Perugia, viene invece sostituito con una nuova corsia di uscita. Peccato che non sia previsto l’ingresso in direzione Roma. Questa soluzione, inaccettabile, oltre che contribuire negativamente all’aumento di traffico sulla traversa interna della frazione, alla ricerca di un percorso di accesso in direzione Roma, non può che provocare danni all’economia locale, agli alberghi, ristoranti, attività produttive e commerciali presenti. La nuova corsia di uscita va inoltre a interferire con quella di accelerazione del distributore carburanti esistente, decretandone, quasi inevitabilmente, la chiusura. Anche la scelta di adeguare solo geometricamente lo svincolo di Nera Montoro contribuisce a negare lo sviluppo dell’area. Viene abbandonata la precedente proposta di svincolo su due livelli che consentirebbe di raccordare la viabilità locale a quella autostradale con maggior sicurezza e senza negare i tanto attesi sviluppi commerciali legati all’Agrivillage, che è una delle poche reali soluzioni compensative della grave crisi occupazionale derivata dalla chiusura delle grandi fabbriche chimiche di Nera Montoro. A chi gioverebbe tutto ciò? Non certo alla collettività locale che si aspetta miglioramenti rispetto alla situazione attuale e non soluzioni peggiorative rispetto ad uno stato di fatto già inaccettabile. Per tutti questi motivi - conclude Bigaroni -, l’Amministrazione, convinta dell’utilità complessiva dell’infrastruttura, chiederà con forza una profonda rivisitazione della attuale soluzione progettuale, esercitando tutte le pressioni possibili affinché questa penalizzante soluzione non venga attuata".

(Fonte Narninews)

Poi per la serie strada-porta strada, ecco come "risolvere" il problema... leggi qui


Su San Liberato:
Con il progetto di trasformazione della E45 e di tutto i tratto Orte-Mestre in autostrada nella frazione di San Liberato verrebbero finalmente messe le barriere acustiche contro il rumore. Questa la buona notizia contenuta nel progetto presentato dall'ANAS relativo a questa opera. Anzi dovremmo dire ripresentato perché tre anni fa era stato presentato il progetto, ma la qualità dello stesso era così carente, le osservazioni critiche così tante, che hanno ben pensato di ripensarlo radicalmente.
Nella immagine che vedete qui in basso potete forse intravedere in quali punti di San Liberato si prevede di inserire le barriere acustiche (tratti in blu e in rosso):

Una prima facile osservazione si può fare vedendo che non vi sono barriere in corrispondenza delle nuove edificazioni tuttora in cantiere, e cosa ancor più strana sono previste soltanto su un lato (quello nord) lasciando le case, poche ma pur sempre abitate, del lato sud senza barriere...
Federalismo acustico?

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Documento ISPRA-APAT "Stima dei costi esterni del settore trasporti"

Documentario in inglese sulla fine di Suburbia (ovvero sul modello americano di uso del territorio e del trasporto privato su gomma generato)

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