lunedì 14 gennaio 2008

MANIFESTAZIONE LEGAMBIENTE A NAPOLI 19 GENNAIO

Quanto sta accadendo a Napoli ed in Campania non è solo un problema di rifiuti, un problema ambientale, un problema sanitario; ad essere in pericolo non è solo la salute dei cittadini e dell'ambiente ma anche – e forse soprattutto – la legalità e, con essa, la stessa convivenza democratica della nostra comunità nazionale.

Ḕ con grande soddisfazione che abbiamo accolto la decisione della nuova dirigenza eletta dal nostro recente congresso nazionale di convocare una

MANIFESTAZIONE NAZIONALE
PER SABATO 19 GENNAIO A NAPOLI.

Di seguito, il "manifesto" della manifestazione, in allegato, gli ultimi comunicati stampa della nostra associazione, nazionali e locali, a proposito di rifiuti.


Facciamo appello a tutti i Circoli locali di Legambiente, a tutti coloro che possono partecipare in modo da poter organizzare almeno un pullman dall'Umbria.

Per informazioni e/o adesioni
Andrea Liberati: 3476712340
mail: andrearossoliberati@gmail.com

Legambiente Umbria: 0755721021 tutti i giorni dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00
mail: legambienteumbria_segreteria @hotmail.com



USCIRNE SI PUO'
VOLER BENE ALLA CAMPANIA

NO all'emergenza permanente,
NO alla camorra che ci avvelena la vita,
NO ai demagoghi che soffiano su ogni protesta.
SÌ a una politica che sa decidere,
SÌ ai sindaci che fanno la raccolta differenziata,
SÌ agli impianti di riciclaggio e compostaggio.


In Campania
145 Comuni
raccolgono in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti urbani, con picchi fino al 90%, e li avviano al riciclaggio al pari delle migliori esperienze del Nord Italia;
200 Piccoli Comuni hanno reagito all'abbandono e al degrado delle aree marginali, valorizzando il loro patrimonio e costruendo una vera "economia della qualità" per tornare a competere; oltre 4000 Kmq (ca. il 30% della superficie campana) di Aree Protette rappresentano un esempio concreto di valorizzazione del territorio dalla dorsale appenninica con le sue propaggini costiere fino alle grandi riserve fluviali; numerose aziende campane, capaci di costruire e gestire impianti di riciclaggio, tecnologicamente avanzati, sono costrette, paradossalmente, ad importare materie prime-seconde (contenitori in plastica, vetro, carta e cartone) da fuori regione per far funzionare a regime i loro impianti.

Noi non ci stiamo ad essere resi schiavi dall'ecomafia e a che la Campania sia utilizzata come discarica illegale di rifiuti pericolosi prodotti nel resto del Paese.

Noi non ci stiamo a delegare il nostro futuro ad una classe politica incapace di decidere e di agire,

Noi non ci stiamo a rimanere succubi dei localismi amorali e di scelte senza prospettiva.

Noi non ci stiamo ad essere considerati cittadini che accettano di vivere nel degrado e nell'illegalità diffusi.

Noi sappiamo che l'emergenza rifiuti in Campania è il prodotto del potere dell'ecomafia e della demagogia e dell'incapacità della classe politica che da sempre hanno fatto leva sulle paure della gente comune.

Noi sappiamo che l'emergenza rifiuti in Campania si può risolvere se si completa e ammoderna tutta la filiera impiantistica necessaria per realizzare il ciclo integrato dei rifiuti a partire da politiche di riduzione dei rifiuti, di raccolta differenziata spinta, fino al riciclo delle materie prime-seconde e al recupero energetico, implementando corrette pratiche di gestione e coinvolgendo i cittadini.

Noi vogliamo efficienza ed efficacia nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti e continueremo a seguire quanto i vari livelli istituzionali faranno per uscire dall'emergenza, controllando che tutto avvenga nella massima trasparenza, condivisione e partecipazione, denunciando ritardi, illegalità, inadempienze.

Noi vogliamo bene a questa terra e non accettiamo che venga così maltrattata e oltraggiata.

Noi siamo figli di questa terra che hanno deciso di vivere qui e che intendono impegnarsi con responsabilità per salvaguardarne e promuoverne la bellezza e le opportunità.

E' per tutto questo che il 19 gennaio
saremo in piazza a Napoli
per dare voce a tutti coloro che
VOGLIONO BENE ALLA CAMPANIA


1 commento:

  1. Carissimi,
    ,
    la manifestazione che abbiamo promosso ieri a napoli è andata molto bene.
    Le 100 adesioni che abbiamo avuto, da sigle nazionali e regionali (le trovate sul sito), dimostrano che in tanti sentivano il bisogno di una voce diversa, capace di ridare fiducia alla gente per bene, di indicare le soluzioni, di mettere in luce le tante buone esperienze che ci sono in Regione. E ci confermano nella bontà delle nostre parole d'ordine, compresa la solidarietà nazionale.
    3.500 le presenze per la Questura, 10.000 la cifra che abbiamo dato noi e che è stata riportata da quei pochi organi di stampa che hanno ripreso l'evento (fa sempre più notizia occupare i binari!) e dai TG (rai 3 e sky).
    Una partecipazione comunque molto significativa, con segmenti anche di altre associazioni (coldiretti, cia, arci, sindacati) un po' di studenti e soprattutto più di 50 comuni virtuosi in prima fila ed alcune aziende come la Erreplast.
    Grandissima e generosa la partecipazione di Legambiente, con rappresentanze di circoli e regionali provenienti da 11 regionali. Una manifestazione molto gialla ma anche con "gente comune".
    Se pensiamo che siamo riusciti a dare questa sferzata, in solo 10 giorni dobbiamo essere molto soddisfatti e ringraziare il regionale campano che è riuscito a concentrare gli sforzi in modo eccezionale su questa giornata.
    Ora siamo un po' più forti e dobbiamo proseguire, sapendo che per un verso in Campania la nostra proposta è senza dubbio la più utile per uscire una volta per tutte dall'emergenza (discariche in ogni provincia, siti di compostaggio, diffusione della raccolta differenziata, e recupero energetico per la quota rimanente) - e su questo chiederemo subito un incontro con De Gennaro - per un altro verso oggi su scala nazionale si prospetta una doppia sfida: rilanciare la riduzione e ricondurre a più miti consigli il "partito degli inceneritori" che dalla situazione ha tratto nuovo ossigeno (su questo fronte pende il rischio deroga a proposito del Cip6). Per questo stiamo pensando di rilanciare su scala nazionale per fine febbraio la giornata di disimballiamoci.
    Insomma una ottima prova generale per la mobilitazione che vorremmo costruire sull'emergenza clima e di cui parleremo al prossimo direttivo.
    Da considerare che nella stessa giornata (come ha visto chi ha seguito ambiente italia) abbiamo inaugurato un impianto sportivo nel quartiere Zen a Palermo, con il progetto Salvitalia. Un'altra dimostrazione di quello che siamo in grado di fare!

    Per ora è tutto e buona domenica

    vittorio

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