giovedì 4 novembre 2010

LEGAMBIENTE NARNI SU FOTOVOLTAICO NEI TERRENI AGRICOLI

Crescono le proteste contro l'impatto estetico degli impianti fotovoltaici, occorre una regolamentazione che non penalizzi le fonti rinnovabili. La proposta di Legambiente Narni

In merito alle proteste di alcuni cittadini di S. Vito e Guadamello per le realizzazioni di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni in zone agricole, il Circolo Legambiente di Narni vuole lanciare alcune proposte che vadano nella direzione dell'integrazione tra le politiche della salvaguardia del territorio da un lato e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, pulite, come il fotovoltaico, dall'altro. L' attenzione crescente di cittadini e soggetti privati per il fotovoltaico rappresenta per Legambiente un successo ambientale perchè realizza l'affermazione di un modello energetico per il quale ci battiamo da anni e che ci svincola sempre più dalle fonti fossili inquinanti e dannose per la salute.
Gli impianti fotovoltaici sono certamente un'opzione da noi condivisa, ma lo sono soprattutto se realizzano due virtù: quando non occupano nuove superfici e sfruttano superfici già utilizzate e coperte, e quando servono all'autoproduzione di energia (ovvero quando si trovano in prossimità di utenze elettriche che beneficiano di questi impianti per i propri consumi). In questa ottica è ovvio che gli impianti a terra di grandi dimensioni, su suoli agricoli, non rappresentano certamente la migliore delle opzioni pur se comunque hanno un'utilità generale per il sistema elettrico. Il problema è dunque posto dalla concorrenza tra uso agricolo e uso "energetico" dei terreni, anche in presenza di agricoltura di pregio e di valore.

Per questo chiediamo che il Comune di Narni stabilisca con criteri logici e riconoscibili su quali terreni e in quali condizioni gli impianti fotovoltaici non possano essere realizzati. Uno strumento di regolamentazione che stabilisca un quadro certo e trasparente per chi intende investire nel fotovoltaico, e che contemporaneamente incentivi e solleciti con i mezzi propri di un'amministrazione comunale all'utilizzo dei tetti e delle coperture per porre gli impianti solari. L'auspicio sarebbe poi inoltre che in tali decisioni si riesca a coinvolgere anche la cittadinanza in modo da far giungere a compromesso l'esigenza di sviluppo delle fonti rinnovabili con gli impatti paesaggistici di tali impianti. Legambiente offre, come sempre ha fatto, la propria collaborazione al Comune sperando che a queste sollecitazioni giunga poi anche qualche passo concreto che metta al lavoro gli organi competenti su questo tema.

Circolo Legambiente di Narni


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Dati GSE: Ad oggi nel Comune di Narni sono stati realizzati e sono entrati in esercizio 102 impianti per una potenza complessiva di 11,67 MWp. Questi impianti producono mediamente ogni anno una quantità di energia pari al consumo elettrico di circa 4.200 famiglie narnesi.
Di questi 102 impianti poi solo 11 superano i 100 kWp e uno soltanto è di grandissime dimensioni, quello di San Liberato che è di circa 3 MWp.

2 commenti:

  1. Si ma le leggi e le regole si stabiliscono insieme, quindi inutile porre posizioni intransigenti su questioni estetiche.

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