In merito alle recenti notizie emerse circa la possibilità che una delle gallerie della vecchia ferrovia Narni-Nera Montoro possa venire utilizzata per esperimenti di crash-test ferroviari il Circolo narnese di Legambiente chiede un urgente chiarimento all’amministrazione. (vedi link)
“Il Comune di Narni ha aderito recentemente, assieme a quello di Terni, al progetto Greenways – ha affermato Maurizio Zara del comitato scientifico di Legambiente – con l’intento di valorizzare le aree naturali che possono essere utilizzate per la realizzazione di percorsi verdi che permettano il passaggio della cosiddetta mobilità dolce (ciclisti, pedoni, persone a cavallo). Per tale progetto riteniamo che sia ovvio che il recupero della vecchia ferrovia sarebbe la sede ideale, perché situata all’interno di una zona SIC (sito di interesse comunitario), perché collega funzionalmente le aree di Nera Montoro e Montoro a Narni Scalo, e perché rappresenta una delle bellezze più straordinarie del nostro territorio e potrebbe costituire una splendida offerta turistica oltre che di valorizzazione e protezione naturale”.
E’ altrettanto ovvio che l’eventuale utilizzo di una parte del percorso per scopi di quel tipo pregiudicherebbe la possibilità di una “green way” (percorso verde) nel senso vero del termine. Da Legambiente tengono perciò a sottolineare che se, come dichiarato <<l’amministrazione non ha cambiato idea>> è bene che si chiarisca tale idea perché l’utilizzo ipotizzato dal consorzio Fastigi è di tutt’altra natura, perchè non è affatto quello descritto dal sindaco Bigaroni come <<saltuario e limitato a un’unica galleria>> come è facilmente verificabile dalle dichiarazioni dei progettisti reperibili tramite una semplice ricerca in internet (http://www.fiaccola.com/pdf/
L’associazione ambientalista ritiene sbagliato che non se ne sia mai parlato finora e sollecita pertanto l’amministrazione narnese a fare una discussione trasparente sull’utilizzo dell’area in oggetto e ad attivarsi maggiormente per ragionare e discutere con tutti gli interessati, a partire dai cittadini che ci vivono, sul futuro di quell’area straordinariamente bella e straordinariamente dimenticata.
“Non avrebbe senso gettare al vento la possibilità di inserire questo percorso all’interno del progetto Greenways – afferma la presidente regionale di Legambiente, Alessandra Paciotto - e dall’altra non si capisce perché si debba proprio scegliere una zona di grande valore naturalistico per fare test industriali sui treni”.
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